Le origini

Storia e Arte

Notizie certe del Comune di Morro Reatino si hanno a partire dal 1152, poichè Morro faceva parte di quei castelli che Labro aveva donato a San Giovanni in Laterano per trovare un valido aiuto nell’arginare i Normanni.
I resti architettonici che ci sono pervenuti sono pochi ma non per questo poco indicativi; l’ingresso del paese é segnato da una Porta a tutto sesto seguita da un passaggio con la volta a botte. Le Mura con i merli a conci pieni (guelfe) e i Torrioni circolari e quadrangolari ricordano il carattere difensivo di quest’antico borgo; Morro ha una tale veste per esser stata una delle sentinelle di Labro. Dal 1817 Morro fece parte del governatorato di Poggio Bustone.
Da visitare è la Chiesa Parrocchiale (XVIII sec.) dedicata al patrono S. Lorenzo, ove degna di nota è un’urna cineraria, riutilizzata come fonte battesimale; era custodita all’interno dell’edificio religioso una bella croce processionale di argento oggi al Museo Diocesano di Rieti (visitabile il fine settimana). Chi é appassionato d’arte quattrocentesca può ammirare, all’interno della chiesa, una Madonna con Bambino, sollevata in volo da angeli, fiancheggiata da S. Sebastiano e da un altro Santo non riconoscibile.
A questa Madonna è legato un evento miracoloso: si racconta che, nel XV sec., dei soldati di ventura tentarono, durante la notte, l’assalto al cassero ma apparve, accompagnata da un bagliore, la Madonna che mozzò loro i piedi mentre si arrampicavano sul colle ed essi precipitarono e morirono dissanguati. Le donne di Morro nel 1480 vollero, come ricorda un’iscrizione posta sotto la Madonna Mozzapiedi, che fosse dipinta l’artefice di tale prodigio.
 
 
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Ultimo aggiornamento

31 Marzo 2021, 15:50